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Itinerari urbani

Dieci proposte di itinerari che vi guideranno alla scoperta della storia delle principali città del Veneto antico, nei periodi in cui i ritrovamenti archeologici ce le rendono meglio note: l’età veneta, l’età romana, l’età paleocristiana. Passeggiando nelle strade dei centri storici di Verona, Vicenza, Padova, Este, Adria e Oderzo e tra le vetrine dei loro Musei impariamo a conoscere il loro ricchissimo passato.

Este preromana e romana
L’itinerario archeologico della città di Este è stato realizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto – Museo Nazionale Atestino. Sedici pannelli illustrati, disposti nei luoghi dove si sono verificate importanti scoperte archeologiche, restituiscono il quadro dell’antico insediamento di Este preromana e romana.

Nelle tappe del percorso viene qui presentato solamente il Museo Nazionale Atestino come punto di riferimento: per altre informazioni si rimanda al sito evidenziato nelle NOTE LOGISTICHE.

Adria archeologica
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e la Pro-Loco di Adria hanno recentemente realizzato un itinerario archeologico alla scoperta di Adria antica. Nove pannelli didattici disposti presso le aree archeologiche della città conducono a riscoprire le vestigia del centro antico, al giorno d’oggi percepibile solo con la visita del Museo Archeologico.

Nelle tappe del percorso viene qui presentato solamente il Museo Archeologico Nazionale come punto di riferimento: per altre informazioni si rimanda al sito evidenziato nelle NOTE LOGISTICHE.

Verona romana
Il percorso si snoda tra le principali evidenze oggi visibili della Verona di età romana. È questa la città del Veneto che meglio conserva l’impianto urbanistico ortogonale (con strade, ponti, mura, porte) e i principali monumenti pubblici (piazza del foro, teatro, anfiteatro) realizzati dai Romani tra il I sec. a.C. e il IV-V sec. d.C. Il centro urbano sorse lungo il tracciato della via Postumia (costruita nel 148 a.C. a collegare Genova ad Aquileia), entro un’ansa del fiume Adige, intorno alla metà del I sec. a.C., e si dotò nel corso dei secoli di tutte le strutture necessarie alla vita pubblica e privata, le quali, eccezionalmente conservate e musealizzate, costituiscono per il turista odierno una straordinaria occasione per comprendere come doveva apparire Verona nelle sue prime fasi di vita. Alla visione dei resti archeologici in situ è affiancata la visita dei due più importanti musei archeologici della città, all’interno dei quali si trovano notevolissime testimonianze materiali romane (mosaici, statue, ceramiche, bronzi, vetri, iscrizioni) rinvenute nel territorio veronese o provenienti dalle collezioni di illustri cittadini dei secoli scorsi.
Vicenza romana
Cresciuta come centro urbano di cultura veneta nella prima metà del VI sec. a.C., Vicenza entrò nell’orbita romana con la costruzione della via Postumia (148 a.C.), lungo il cui tracciato venne a trovarsi e che diventò (come a Verona) l’asse generatore del suo impianto urbanistico. Il percorso conduce attraverso i resti attualmente visibili della città romana, limitati ma purtuttavia significativi per comprendere gli elementi essenziali del centro urbano nell’epoca: l’edilizia domestica e le strade (in piazza Duomo), il foro (a Palazzo Trissino), il teatro del quartiere di Berga (sala 10 del Museo Civico di Santa Corona), la cultura artistica (mosaici, statue, iscrizioni conservate nel Museo Civico e nell’androne del Palazzo Da Schio).
Padova romana
Il percorso segue le tracce ancor oggi visibili della città di epoca romana. Sede di un ricco e vitale abitato veneto, già posizionatosi entro una grande ansa del fiume Brenta (Meduacus) che scorreva nell’alveo dell’odierno Bacchiglione, Padova – patria di Tito Livio, Gaio Valerio Flacco, Quinto Asconio Pediano, Trasea Peto – conobbe con l’avvento dei Romani una fase di grande sviluppo economico, che ne fece la più ricca città dell’Impero dopo Roma, e di grande monumentalizzazione; di questa restano purtroppo attualmente in vita solo scarsi documenti, quali l’anfiteatro e il ponte S. Lorenzo. Una piccola porzione del tessuto urbano di età romana (una strada con abitazioni su entrambi i lati) è inoltre visitabile presso l’area archeologica della Banca Antonveneta. A fianco delle testimonianze monumentali, il percorso conduce alla scoperta dei manufatti più significativi della cultura artistica romana (mosaici, statue, stele funerarie, ceramica e vetri) rinvenuti nel territorio patavino e al di fuori, esposti al Museo Civico Archeologico agli Eremitani e al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte del Liviano.
L’antica Opitergium (Oderzo)
Il percorso si snoda alla scoperta dell’antica città, situata lungo la direttrice che un tempo collegava il golfo di Venezia alla valle del Piave. Essa nacque nel corso del X sec. a.C. e conobbe una lunga storia ininterrotta fino ai giorni nostri, efficacemente illustrata dai materiali esposti al Museo Civico Eno Bellis e dai resti tuttora visibili in diversi settori del centro urbano moderno. Le tracce dell’insediamento preromano, non più presenti sul territorio, sono raccolte al Museo Civico, nella cui sezione protostorica si può comprendere l’evoluzione dell’abitato dal X sec. a.C. all’età romana, con documenti di eccezionale valore (come quelli provenienti dai recenti scavi condotti in via Savonarola e via dei Mosaici, dove sono stati riconosciuti veri e propri quartieri di attività artigianale). La Opitergium romana si visita invece non solo al Museo, ma anche per le strade della città, passeggiando alla ricerca di ciò che resta dei suoi monumenti: la cinta muraria (nell’area delle ex-Carceri), le strade (piazza Castello), le case (via dei Mosaici e via Mazzini), la piazza del foro (via Mazzini).
Verona paleocristiana
Anche dopo la fine dell’età romana, segnata dall’assedio della città in occasione dello scontro tra Massenzio e Costantino (312 d.C.), Verona rimane un centro di primaria importanza come sede di culto cristiano. Il percorso tocca i più antichi luoghi di culto paleocristiani della città, situati in zone distinte e marginali rispetto al centro monumentale romano: S. Procolo, eretta a fine V-inizi VI secolo d.C. in un’area cimiteriale ad ovest del centro abitato; la zona dell’attuale Duomo, dove viene eretta una prima basilica nella prima metà del IV secolo, seguita poi da una serie di chiese di sempre maggiori dimensioni fino alla Cattedrale del IX secolo; l’ipogeo di S. Maria in Stelle, utilizzato dall’inizio del V secolo come cappella nel sito di un monumento funerario/ninfeo di III secolo. Attraverso la visita di queste primissime chiese veronesi ci si può accostare alle fasi originarie della Cristianità, scoprendo come avvenne il passaggio dalla cultura pagana alla nuova religione.