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Scheda
Museo Civico "Antonio Eugenio Baruffaldi" – Badia Polesine
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Piazza Vittorio Emanuele II – 45021 Badia Polesine (RO)
Tel. 0425 52695 – Fax 0425 51923 |
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Presentazione

Il Museo Civico "Antonio Eugenio Baruffaldi" è costituito da 13 sezioni in cui sono raccolti oggetti riguardanti i vari periodi storici (dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale) in cui il protagonista principale è l’uomo, con i suoi entusiasmi e le sue fatiche. All’interno di questo percorso attraverso i secoli è stata riservata una stanzetta anche alla storia più antica del territorio badiese, che espone oggetti preistorici, romani e medievali.
Storia della collezione museale
Agli inizi degli anni ’50 del Novecento il prof. Ivan Tardivello cominciò a collezionare un consistente numero di oggetti, fotografie e documenti che nel 1968 confluirono nella “Raccolta Civica”, esposta presso alcune sale del municipio di Badia Polesine. In seguito a diversi spostamenti, i reperti, che nel frattempo erano numericamente cresciuti, trovarono una definitiva collocazione solo nel 1977 presso il palazzo dell’ex Monte dei Pegni, dove tuttora sono ospitati.
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In questa sala sono esposti i reperti più antichi della collezione iniziata dal prof. Ivan Tardivello. La prima vetrina accoglie manufatti di età preistorica non locali, tra cui figurano sia resti di animali (dente di equino, mandibola di cinghiale, corna di cervo e conchiglie marine) che utensili in selce e ossidiana.
Ai reperti di età romana (I-II sec. d.C.), tutti rinvenuti durante ricognizioni di superficie a Salvaterra, località Le Giare, sono dedicate tre ricche vetrine. Nella prima, la stessa in cui sono contenuti i manufatti preistorici, sono esposti materiali riferibili all’ambito domestico: macine, pestelli, coti di pietra (per affilare le lame) e pesi da telaio in terracotta. La seconda vetrina ospita materiali relativi ad un complesso abitativo rustico del I-II sec. d.C.: alcune mattonelle esagonali da pavimento, un frammento musivo bicromo, cinque tegole bollate e un mattone di pozzetto in terracotta con maniglia. Sono esposti anche tre esempi di cultura artistica romana: una base di piccola edicola con resti di figura a rilievo ed iscrizione, un frammento di scultura a tutto tondo in marmo (una mano destra) e un calco dell’ara romana raffigurante una baccante (I sec. d.C.) posta alla base del campanile dell’Abbazia della Vangadizza.
La terza vetrina raccoglie materiale di uso quotidiano, riferibile alla preparazione (frammenti di mortaio, di colino e di recipienti da cucina), al consumo (frammenti di vasellame da mensa, tra cui piatti, bicchieri e brocche) e al trasporto di prodotti alimentari (anfore da vino e olio).
La quarta vetrina (come anche le ultime due teche) espone sia materiale dell’età del Bronzo (frammenti di ceramica e lamine di bronzo) che materiale altomedievale e rinascimentale (oggetti in osso e metallici).
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Tipo di Accesso: Negli orari di apertura
Biglietto: No
Accesso per le Scuole
Giorni di Apertura
Orario |
Quando |
Specifiche |
Estivo/Invernale |
Giovedì |
09.00 – 12.00 |
Estivo/Invernale |
Domenica |
15.30 – 18.30 |
Tempo suggerito per la visita (in minuti): 15
Servizi igienici
Brochure
Italiano, Inglese, Francese, Tedesco
Didascalie delle opere
Italiano
Supporti informativi multilingue: Francese
Tedesco
Inglese
Brochure
Visite guidate
Attività didattiche
Laboratorio didattico
Biblioteca/Centro di Documentazione
Presenza di biblioteca, archivio e archivio fotografico
Spazi per altre attività
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d’Italia), Roma 2009, pp. 386. |
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