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Scheda

Domus romane di Via Albrizzi – Este

Via Albrizzi 10-20 – 35042 Este (PD)
Presentazione


Ubicata nel settore nord-ovest della città romana, l’area archeologica di Via Albrizzi si compone di tre edifici abitativi disposti lungo un tratto di strada basolata con marciapiedi laterali. Due degli edifici abitativi sono stati interpretati come domus a cortile interno.

Storia della ricerca e degli studi

Il sito fu indagato nel corso di tre successive campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto negli anni 1967, 1972, 1974.

Contesto geografico e urbanistico

Este sorge sul versante meridionale dei Colli Euganei, a quote intorno ai 15 m s.l.m. L’area archeologica oggetto di questa visita si colloca poco fuori dal centro cittadino odierno ma si trovava in posizione centrale in epoca romana, quando il foro e gli edifici pubblici sorgevano nell’area compresa fra la chiesa della Beata Vergine della Salute e il Parco Albrizzi.

Cronologia

I sec. d.C.

Descrizione

Collocata nel settore nord-ovest della città romana, l’area archeologica di Via Albrizzi si compone di tre edifici abitativi disposti lungo un tratto di strada basolata con marciapiedi laterali. I due edifici abitativi oggi in buona parte visibili all’interno dell’area archeologica, erano affacciati lungo il lato settentrionale della strada romana e sono stati interpretati come domus a cortile interno.
La domus oggi ubicata tra Via Tiro a Segno e Via Augustea si articolava intorno ad un cortile interno scoperto (in pianta: F) e si estendeva lungo l’asse nordovest-sudest, perpendicolare a quello stradale. L’accesso principale non è stato rinvenuto; quello secondario avveniva attraverso il corridoio A, adiacente alla taberna B aperta sul fronte strada. Gli altri ambienti residenziali della domus (in pianta: C, D, E, F) si collocano a est del corridoio e sono per lo più pavimentati in mosaico bianco e nero con decorazioni geometriche (alcuni lacerti musivi sono esposti su supporto a spalla all’interno dell’area archeologica).
La domus oggi ubicata in Via Rubin de Cervin si apriva sulla strada con il vestibolo H e si articolava intorno al cortile interno scoperto L. Adiacente al vestibolo H era la taberna I, aperta sul fronte strada e collegata al cortile L tramite una porta: la presenza di una pavimentazione a mosaico in questo ambiente lascia ritenere che questa taberna avesse una funzione di prestigio.
In generale l’ampiezza dei marciapiedi, le caratteristiche delle tabernae B e I (in particolare la presenza di pavimentazioni musive al loro interno) e delle domus fanno ipotizzare che l’intero quartiere qui conservato fosse costituito da abitazioni dove si svolgevano attività commerciali e imprenditoriali di alto livello.


Accesso

Tipo di Accesso: Su prenotazione

Visitabilità: Esterno e Interno

Biglietto: No

Accesso per le Scuole
Su prenotazione

Orari

Tempo suggerito per la visita (in minuti): 60

Servizi didattici

Pannellistica


Bibliografia di riferimento

Baggio E., Este, in Aquileia Nostra, LII, 1981, pp. 246.
Tosi G., Este romana. L’edilizia privata e pubblica, in Este antica. Dalla Preistoria all’età romana, a cura di Tosi G., Este 1992, pp. 384-391.
Rinaldi F., Ubicumque vicit romanus, habitat. I pavimenti della domus del Serraglio Albrizzi nell’ambito della produzione musiva di Este (Padova): scelte iconografiche e precisazioni cronologiche, in Atti dell’XI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ancona, 16-19 febbraio 2005), a cura di Angelelli C., Tivoli 2006, pp. 117-126.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d’Italia), Roma 2009, pp. 479-480.
Rinaldi F., Le domus di Ateste all’indomani della fondazione della colonia aziaca, in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di Studio (Padova, 10-11 aprile 2008), a cura di Annibaletto M., Ghedini F., Roma 2009, pp. 11-26.


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