Corso Cavour 43, Piazzetta Castelvecchio - 37100 Verona (VR)
|
|
Presentazione
L’Arco dei Gavi è un monumento del I sec. d.C. fatto costruire da una importante famiglia veronese, la gens Gavia, con finalità autocelebrative. In origine esso era stato eretto lungo la via Postumia, la grande strada consolare che toccava Verona. Nel 1805, tuttavia, fu smontato perché ritenuto di intralcio per il traffico. Venne ricostruito nel 1932, in luogo diverso dall’originale: la collocazione originaria è tuttavia riconoscibile per la segnalazione della posizione delle basi dei pilastri sul selciato di fronte all’ingresso al Museo di Castelvecchio, in Corso Cavour.Storia della ricerca e degli studi
In origine l'arco dei Gavi era sulla via Postumia, sul rettifilo di Porta Borsari, a 550 m da essa. Quello che si può vedere oggi è la ricostruzione del monumento, fuori dal suo contesto originale, avvenuta nel 1932 in seguito allo smantellamento operato nel 1805.
Contesto geografico e urbanistico
Verona sorge ai piedi dei monti Lessini e ad una trentina di chilometri ad est del Lago di Garda. Essa si colloca nell’ansa formata dal fiume Adige al suo ingresso nella Pianura Padana, ad una quota di 59 metri sul livello del mare. L’arco dei Gavi si collocava appena all’esterno della città, verso ovest, a circa 800 metri da Porta Borsari.
Cronologia
I sec. d.C. (prima metà) |
Accesso
Tipo di Accesso: Libero;
Visitabilità: Esterno;
Biglietto: No;
Accesso per le Scuole
|
Tempo suggerito per la visita (in minuti): 40 |
Servizi per l'utenza
|
Servizi didattici
|
Bibliografia di riferimento
Mangani E., Rebecchi F., Strazzulla M.J. , Emilia, Venezie (Guide Archeologiche Laterza), Bari 1981, pp. 176-178. |
Tosi G., L'arco dei Gavi, Roma 1983. |
Cavalieri Manasse G., Verona, in Il Veneto nell'età romana, II, a cura di Cavalieri Manasse G., Verona 1987, pp. 33-34. |
Archeologia a Verona , a cura di Bolla M., Milano 2000, pp. 84-85. |
Tosi G. , Gli edifici per spettacoli nell’Italia romana, Roma 2003, pp. 537-540. |
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 448. |