Via Castel San Martino 23 - 35030 Cervarese Santa Croce (PD)
Tel. 049 5738910 - Fax 049 9139183
Sito Web http://www.museicollieuganei.it
Presentazione
Il Museo del Fiume Bacchiglione è allestito presso il Castello di San Martino della Vaneza, edificio che venne donato, a fini culturali, dalla famiglia Papafava–Carraresi alla Provincia di Padova. L’allestimento museale è diviso in due sezioni: una geomorfologica e una archeologica. Entrambe raccolgono reperti rinvenuti presso o entro l’alveo del fiume Bacchiglione, durante le attività di dragaggio operate dai sabbionari e grazie a indagini subacquee effettuate da sommozzatori di diverse associazioni padovane a partire dagli anni ’70 del Novecento.
Storia della collezione museale
Negli anni ’70 del Novecento è stata raccolta dall’ArcheoClub di Padova (ora Società Archeologica Veneta) e dal club dei Sommozzatori di Padova e dalla cooperativa ArcheoSub Metamauco una serie di reperti nel tratto del fiume Bacchiglione che scorre tra Cervarese Santa Croce e Ponte San Nicolò-Canale Roncajette. A partire dal 1990 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha sostenuto numerose e articolate ricerche volte alla comprensione delle modalità di popolamento dell’area indagata. Grazie a questi studi è stato possibile nel 1995 realizzare il primo allestimento del museo.
Sala al piano terra
La spaziosa sala al pian terreno raccoglie due grandi piroghe monossili altomedievali in legno di quercia, rinvenute nel 1972 nel letto del Bacchiglione, nei pressi del ponte di Selvazzano Dentro. Queste imbarcazioni, assieme all’esposizione di una grande carta idrografica del sistema fluviale locale, forniscono importanti informazioni sulle attività socio-economiche della regione, sulle dinamiche d’insediamento dell’uomo nell’ambiente che lo circonda e sull’evoluzione idrografica del territorio interessato, particolarmente dalla tarda antichità in poi.
Sala al primo piano
La sezione archeologica è collocata al piano superiore e prevede l’esposizione cronologico-topografica di reperti raccolti nella piana alluvionale creata dal fiume, appartenenti a epoche che vanno dal tardo Neolitico all’età romana imperiale. Nella piccola stanza, che funge da anticamera al vero e proprio spazio museale, dove solitamente vengono allestite mostre temporanee, è esposto un grande pannello esplicativo che introduce il tema dei ritrovamenti archeologici avvenuti lungo il fiume. Nel pannello è infatti raffigurata una grande carta che illustra il corso del fiume e segnala i siti dove sono avvenute le scoperte, suddividendoli anche per fasi cronologiche. Entrati nella sala adibita ad esposizione permanente incontriamo sulla destra la prima vetrina contenente pugnali, spade e punte di lancia del Bronzo medio, recente e finale, provenienti da Trambacche, località Creola. La seconda vetrina illustra manufatti trovati sempre dalla stessa zona (Creola), appartenenti però ad una fase precedente, più precisamente al tardo Neolitico (fine IV millennio a.C.) e al periodo compreso tra il III millennio a.C. e il X sec. a.C., come manufatti in selce, fusaiole, contrappesi fittili, oggetti in corno di cervo o zanne di cinghiale e una spatola in legno. La documentazione archeologica inerente all’età del Bronzo antico e medio (XVIII-XV sec. a.C.) è ben delineata, grazie alla cospicua quantità di reperti fittili che sono stati rinvenuti nei pressi del Castello San Martino nel tratto Trambacche-Creola, di Tencarola e di Voltabrusegana. Fanno parte di questa nutrita collezione alcuni boccali, scodelle, grandi brocche e vasi biconici in ceramica d’impasto depurato. La successiva sezione della sala è riservata alla fase del Bronzo recente (XIV-XII sec. a.C.). A questo arco cronologico sono dedicate tre vetrine, nelle quali sono esposte tazze emisferiche, anse, grandi olle globose a imboccatura ristretta, scodelle troncoconiche e doli decorati provenienti dagli stessi siti della precedente facies. Al Bronzo finale (XII-X sec. a.C.) è dedicata una sola teca, che ospita vasellame da cucina e da mensa. Il passaggio all’età del Ferro (VIII-I sec. a.C.) è ben evidenziato dal mutamento delle forme ceramiche ritrovate lungo tre particolari tratti del corso del fiume (fra Trambacche e Creola, da Tencarola a Selvazzano e nella periferia sud-est di Padova). Il materiale ceramico che caratterizza questa fase è costituito da coppe su alto piede troncoconico e stelo cordonato, vasi situliformi, frammenti di tazzine, scodelle e ollette miniaturistiche di destinazione votiva, olle e dolii decorati, una pisside e una patera con stampigli interni. Alla fase finale dell’età del Ferro (IV-I sec. a.C.) appartiene una serie di grandi coppe in ceramica cinerognola con fondo a grattugia, funzionali alla preparazione dei cibi, secondo un uso che perdura fino alla romanizzazione. Accanto ai manufatti di uso domestico sono stati ritrovati, lungo l’alveo del Bacchiglione, alcuni oggetti di particolare pregio, associati con tutta probabilità ad un luogo di culto veneto sorto sulla riva del fiume. Tra questi preziosi reperti ricordiamo un bronzetto di guerriero a cavallo, un pugnale in ferro con fodero ligneo, una fibula in bronzo "La Tène", due situle bronzee e un lebete con iscrizione venetica. Sempre all’età del Ferro appartengono cinque pezzi particolari: un alare a protome d’ariete in trachite euganea rinvenuto nei pressi del Castello di San Martino della Vanezza (V-IV sec. a.C.) e quattro grandi ciottoloni di forma ovale di probabile uso funerario. L’ultima parte della sezione archeologica è dedicata all’età romana, a cui sono riferibili manufatti di uso domestico (olle, patere, pesi da telaio, un balsamario, una moneta bronzea di Traiano), materiale edilizio (antefissa con gorgone, tessere bianche di mosaico, mattone con incisa una tria, una tegola con alette con bollo Servilia) e contenitori da trasporto (anfore olearie e vinarie). La provenienza di questo materiale è da mettere in relazione con un tipo di insediamento sparso, legato allo sfruttamento del territorio da parte di agricoltori e all’installazione di ville rustiche lungo le direttrici stradali che portavano a Patavium.
Accesso
Tipo di Accesso: Negli orari di apertura Solo su prenotazione Su prenotazione; Biglietto: Si; Prezzo: intero: 4 € ; ridotto (militari,studenti universitari, over 65): 2 €;
Accesso per le Scuole
OrarioQuandoSpecifiche
EstivoMartedìSolo su prenotazione
EstivoMercoledìSolo su prenotazione
EstivoGiovedìSolo su prenotazione
EstivoVenerdìSolo su prenotazione
EstivoSabatoSolo su prenotazione
EstivoDomenica15.00 – 19.00
InvernaleMartedìSolo su prenotazione
InvernaleMercoledìSolo su prenotazione
InvernaleGiovedìSolo su prenotazione
InvernaleVenerdìSolo su prenotazione
InvernaleSabato14.00 – 17.00
InvernaleDomenica14.00 - 17.00
PrimaverileMartedìSolo su prenotazione
PrimaverileMercoledìSolo su prenotazione
PrimaverileGiovedìSolo su prenotazione
PrimaverileVenerdìSolo su prenotazione
PrimaverileSabato15.00 - 19.00
PrimaverileDomenica9:30 - 12:30; 15:00 - 19:00
AutunnaleMartedìSolo su prenotazione
AutunnaleMercoledìSolo su prenotazione
AutunnaleGiovedìSolo su prenotazione
AutunnaleVenerdìSolo su prenotazione
AutunnaleSabato15.00 – 19.00
AutunnaleDomenica9:30 - 12:30; 15:00 - 19:00
Chiuso il 1 gennaio, 6 gennaio, Pasqua, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre.

Tempo suggerito per la visita (in minuti): 60
Servizi per l'utenza
Servizi igienici
Parcheggio
Bookshop
Servizi didattici
Brochure
Italiano, Inglese, Francese, Tedesco
Pannellistica
Italiano
Didascalie delle opere
Italiano
Supporti informativi multilingue: Inglese Francese Tedesco
Brochure
Visite guidate
su prenotazione (info@museicollieuganei.it; www.museicollieuganei.it; tel. 0495738910; fax 0499139183 da Lun a Ven dalle 9:00 alle 16:00; Sab dalle 9:00 alle 12:00) Costi attività didattica: Solo visita guidata (2 ore): 110E; mezza giornata (3 ore): 120E; giornata intera (3 + 2 ore): 160 E. Una guida accompagna al massimo 30 persone. Il costo è individuale per ogni guida impiegata, con biglietto di ingresso incluso.
Attività didattiche
Laboratorio didattico
Biblioteca/Centro di Documentazione
Spazi per altre attività
Bibliografia di riferimento
Biachin Citton E. , Museo archeologico del fiume Bacchiglione (Cervarese S. Croce, Padova), in Guide archeologiche. Preistoria e Protostoria in Italia: Veneto e Friuli Venezia Giulia, VII, Forlì 1995, pp. 119-125.
Bianchin Citton E., Il museo del fiume Bacchiglione (Cervarese Santa Croce - Padova), in Quaderni di Archeologia del Veneto, XII , 1996, pp. 194-196.
Aspen A., Il castello di San Martino e il Museo del Bacchiglione, in Padova e il suo territorio, 66, 1997, pp. 27-29.
Musei d'Italia, Guida Touring Club Italiano , Milano 2003, pp. 210.
Musei e raccolte archeologiche del Veneto , a cura di Di Mauro A., Dosson di Casier 2004, pp. 51-52.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 399-400.