Piazza Fracastoro 8 (Municipio) - 37010 Cavaion Veronese (VR)
Tel. 045 7236127
Sito Web http://www.comunecavaion.it
Presentazione
Il Museo di Cavaion Veronese, sorto nel 1990 grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, ospita materiali archeologici provenienti da scavi e raccolte di superficie compiuti nell'area di Cavaion e in zone contermini. La struttura, organizzata in tre sale espositive, ha funzione di museo del comprensorio e riunisce i materiali pertinenti all’età del Bronzo e all’epoca romana.
Storia della collezione museale
Il ritrovamento fortuito, avvenuto nel 1980, di un villaggio preistorico adagiato ai bordi di un antico lago intermorenico, ha avviato una serie di importanti ricerche nel territorio di Cavaion Veronese. Tali indagini, effettuate tra il 1981 e il 1987 da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, portarono nel 1990 all’allestimento di un piccolo Museo Civico che espone i reperti archeologici raccolti durante le ricognizioni di superficie nei pressi della località Cà Nova. Il successivo ritrovamento presso Cavaion, nel corso di operazioni agricole, di una grossa lastra di pietra ha portato alla scoperta di una necropoli romana, i cui pezzi più importanti furono valorizzati nel 1995, con la creazione di una saletta espositiva interamente dedicata al sepolcreto di Bossema.
Sala 1
La prima sala è interamente dedicata all’insediamento di Cà Nova, antico villaggio perilacustre del Bronzo antico (1800-1600 a.C.). Il materiale raccolto durante le indagini effettuate verso la metà degli anni ’80 è molto vario ed è stato abilmente esposto, suddiviso per argomenti, in 11 vetrine. All’interno della prima vetrina sono esposti uno scodellone emisferico con decorazione a croce riempita di pasta bianca, una ciotolina con disegno di “casette” contrapposte e una "tavoletta enigmatica" in terracotta. Le vetrine successive contengono abbondante materiale fittile rinvenuto presso Cà Nova. L’esposizione, dichiaratamente didattica, affronta il tema della produzione ceramica all’interno dell’insediamento. La seconda vetrina illustra la modellazione dei vasi, mediante l'esposizione di ciotole ansate su piede e di bicchieri di diverse forme e caratteristiche (con presa, con ansa, cilindrici, troncoconici). La terza vetrina, contenente alcuni esempi di scodelloni e ciotole carenate, racconta come si riduceva la plasticità dell’argilla mediante l’uso di degrassanti e come venivano rifiniti e decorati i vasi. La quarta vetrina raccoglie una serie di olle ovoidali, vasi troncoconici e tazze globose e illustra il delicato momento della cottura della ceramica, che avveniva spesso in piccoli forni rudimentali all’aperto. Le vetrine seguenti affrontano diverse tematiche. Tra queste ricordiamo: la vetrina delle decorazioni ornamentali, con l’esposizione di diversi oggetti legati alla decorazione dell’abbigliamento (denti di animali forati, conchiglie, perline in pasta vitrea, ambra e madreperla), quella dedicata all’agricoltura, all'allevamento e alla caccia, incentrata sull’esposizione di utensili da lavoro (punte di freccia, elemento di falcetto in selce, zappette in corno di cervo), quella della tessitura, con la rassegna di strumenti legati a questa attività (aghi in osso, pesi da telaio e fusarole in terracotta), e quella della metallurgia, con la presentazione degli arnesi utilizzati (crogioli, soffiatoi, forme di fusione e lisciatoi) e dei prodotti ottenuti (pugnali e asce). L’ultima parte della sala torna ad essere dedicata alla ceramica. Sono esposte diverse tipologie vascolari (frammenti di vasi troncoconici e biconici, frammenti di bollitoi e colini, vasetti giocattolo, tazze), caratterizzate da differenti modalità di decorazione (a incisione, scanalature, punti impressi).
Sala 2
All’interno della seconda sala sono esposte 5 vetrine che illustrano i ritrovamenti, di diverse epoche, avvenuti nei territori attorno a Cavaion. Di notevole interesse è il sito di Sant’Andrea di Incaffi, i cui reperti testimoniano la presenza di un insediamento dell’età del Bronzo Medio e Recente (XIV-XIII sec. a.C.), che presenta una fase di vita anche in età romana. All’interno della prima vetrina sono raccolte le testimonianze inerenti alla prima fase; tra queste ricordiamo alcuni vasi ovoidali con cordoni verticali e bugnette, vasi biconici e ciotole carenate. Il materiale di età romana proveniente dallo stesso sito è esposto nella quinta vetrina (due assi in bronzo e un peso da muratore in calcare). La seconda vetrina presenta oggetti provenienti dalla località Maoni (anse a gomito, appendici di anse lunate, frammenti di vasi di varie tipologie) e dalla località Pastrengo. La stele di Castagnar, all’interno della terza teca, è di notevole interesse per la singolare decorazione del timpano, in cui sono ritratti un carro agricolo con conducente e, dietro di esso, un giovinetto con mantello e bastone: si tratta forse della rappresentazione simbolica del viaggio di un defunto. Da segnalare nella quarta vetrina è una coppia di un bronzetto raffigurante la personificazione di una divinità fluviale o marina del I-II sec. d.C., rinvenuto presso Albarè di Costermano.
Sala 3
Il ritrovamento di una necropoli di età romana in località Bossema di Cavaion, avvenuta agli inizi degli anni ’90, ha fatto sì che nel 1995 venisse allestita una saletta interamente dedicata a questo importante sito. Il sepolcreto, databile tra il III e il IV sec. d.C., è composto principalmente da una cinquantina di sepolture sia ad incinerazione che ad inumazione; presso questa sala ne sono esposte otto. Al centro del vano spicca la ricostruzione della tomba 1, ad inumazione (scheletro pressoché integro) entro cassa, sulle cui pareti erano ricavate delle aperture per il corredo (ollette e bottiglie di vetro). In una vetrina sono esposti i corredi delle tombe 2 (ad incinerazione) e 3 (ad inumazione): un frammento di bracciale in vetro della seconda metà del III sec. d.C., un chiodo degli inizi del III sec. d.C. e due orecchini a poliedro in bronzo. E’ presente anche una ricostruzione della tomba 5, di forma quadrangolare e ad incinerazione. Accanto alle ossa combuste, depositate sul fondo della fossa, spicca il corredo funebre, cui appartengono un piatto di vetro, due vasetti ceramici ansati (di tipologia celtica), due balsamari, un chiodo in ferro e una moneta di Antonino Pio. Un’altra sepoltura da segnalare è la 7, costituita da due fosse disposte parallelamente, la A e la B. Entrambe contenevano una deposizione caotica di scheletri e di oggetti di corredo, tra i quali ricordiamo copiosi materiali vitrei (balsamari, bottigie, lacrimatoi), un bracciale in antracite, alcune perline in pasta vitrea e due bicchieri ansati in ceramica di tipo retico.
Accesso
Tipo di Accesso: Negli orari di apertura; Biglietto: No;
Accesso per le Scuole
Accessibilità Disabili
OrarioQuandoSpecifiche
Estate (1/07–1/09)LunedìSolo su prenotazione
Estate (1/07–1/09)Martedì10.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00
Estate (1/07–1/09)MercoledìSolo su prenotazione
Estate (1/07–1/09)Giovedì10.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00
Estate (1/07–1/09)VenerdìSolo su prenotazione
Estate (1/07–1/09)Sabato10.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00
Estate (1/07–1/09)Domenica09.00 – 12. 00
Inverno(1/09–1/07)LunedìSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)MartedìSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)MercoledìSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)GiovedìSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)VenerdìSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)SabatoSolo su prenotazione
Inverno(1/09–1/07)Domenica09.00 - 12.00
Pasqua e Natale chiuso. Visite guidate su prenotazione tutto l'anno.

Tempo suggerito per la visita (in minuti): 45
Servizi per l'utenza
Servizi igienici
Parcheggio
Esterno
Servizi didattici
Brochure
Italiano e Tedesco
Pannellistica
Italiano
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Didascalie delle opere
Italiano
Postazioni informatiche
Italiano
Supporti informativi multilingue: Tedesco
Schede mobili
Visite guidate
Su prenotazione
Attività didattiche
Biblioteca/Centro di Documentazione
Spazi per altre attività
Bibliografia di riferimento
La necropoli romana a Bossema di Cavaion , a cura di Salzani L. , Vago di Lavagno 1995.
Musei e raccolte archeologiche del Veneto , a cura di Di Mauro A., Dosson di Casier 2004, pp. 124.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 360.