Via dei Pozzi Romani 24-44 - 30023 Concordia Sagittaria (VE)
Sito Web http://www.comune.concordiasagittaria.ve.it/iulia/percorsi-archeologici
Presentazione
L'area archeologica di Via dei Pozzi Romani è costituita dai resti di tre domus che in epoca romana si inserivano in un quartiere nord-occidentale della città, lungo il cardine massimo (asse stradale principale con orientamento nord-sud).
Storia della ricerca e degli studi
Gli scavi furono condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto tra il 1976 e il 1977, nel 1980 e nel 1984.
Contesto geografico e urbanistico
Concordia Sagittaria si trova nelle pianure del Veneto nordorientale, in un territorio delimitato ad est dal Tagliamento e a ovest dal fiume Livenza. Il corso d’acqua principale per la città è tuttavia il Lemene, fiume che ha origine sulla fascia delle risorgive e che giunge a lambire il centro di Concordia per poi sfociare presso Valle Zignago, propaggine settentrionale della laguna di Caorle. L’area archeologica oggetto di questa visita si colloca all’interno del centro cittadino odierno e sorgeva nei quartieri nord-occidentali dell’impianto urbano romano.
Cronologia
I sec. a.C. - IV sec. d.C.
Casa e pozzi romani (Via dei Pozzi Romani e Parco dei Signini a Concordia)
L'area archeologica di via dei Pozzi Romani conserva i resti di due delle tre domus romane qui rinvenute nel corso di scavi archeologici a partire dalla metà degli anni Settanta. Della prima, nota come Domus dei Signini, sono oggi visibili alcuni ambienti con le relative pavimentazioni, esposti all’interno del “Parco dei Signini” nell’area prospiciente la Via dei Pozzi Romani. Della seconda rimangono i resti di cinque mosaici pavimentali, decontestualizzati ed esposti su pannelli in prossimità di Piazza Cardinal Costantini. Della terza domus, infine, sono visibili due pozzi originariamente ubicati nel cortile dell'abitazione, attualmente conservati nell'aiuola spartitraffico di Via dei Pozzi Romani. In un'altra aiuola spartitraffico, tra Via dei Pozzi Romani e Via Claudia, è visibile la ricostruzione, effettuata con materiali antichi, di un tratto di lastricato del cardine massimo. La storia della Domus dei Signini si sviluppa in quattro principali fasi edilizie, comprese in un arco di tempo che va dall'età tardorepubblicana al IV sec. d.C. Alla prima fase risalgono il cortile interno (in pianta: C), non coperto e pavimentato con cubetti di cotto, sul quale si aprivano due stanze da letto (in pianta: A, B) e un ambiente più ampio interpretato come sala da pranzo (in pianta: D). Tutti i pavimenti di questa fase della domus erano in cementizio di malta a fondo bianco con inserti di tessere musive (il cosiddetto "opus signinum", da cui il nome della casa) e pseudo-emblema con mosaico bianco e nero. Nella seconda fase, circa un secolo dopo, all’interno della sala da pranzo viene creata una intercapedine per il riscaldamento (ipocausto) e vengono aggiunti due ambienti: un nuovo vano a nord (in pianta: E), con semplice pavimento in mosaico a tessere bianche, e un ambiente absidato a sud (in pianta: F), con pavimento in battuto e nicchia laterale, interpretato come ninfeo. In un momento decisamente più tardo, probabilmente nel III sec. d.C., la casa è oggetto di una terza fase di ristrutturazione, durante la quale viene realizzato un ambiente (in pianta: H) con muretti in materiale di riporto e pavimentazione in cubetti di cotto. Al IV sec. d.C. risale l’ultimo intervento di ristrutturazione della casa, testimoniata dall’inserimento di un vano (in pianta: L) nel settore sud, nettamente distanziato dal resto del complesso.
Accesso
Visitabilità: Esterno; Biglietto: No;
Accesso per le Scuole


Tempo suggerito per la visita (in minuti): 40
Servizi per l'utenza
Parcheggio
“Parcheggio Nord” dell’itinerario archeologico concordiese
Servizi didattici
Guide a stampa
Pannellistica
Supporti informativi multilingue: Inglese
Pannellistica, anche in sloveno
Visite guidate
Per informazioni, tel. 0421 275677.
Attività didattiche
Attività didattiche realizzate dall’associazione "Studio D Friuli" (Francesca Benvegnù, tel. 3463257139; e-mail: studiodfriuli@alice.it).
Biblioteca/Centro di Documentazione
Bibliografia di riferimento
Croce Da Villa P. , Concordia Sagittaria, in Aquileia Nostra, LI, 1980, pp. 397-398.
Croce Da Villa P. , Concordia Sagittaria: scavi 1984. La domus dei signini, in Quaderni di Archeologia del Veneto, I, 1985, pp. 39-41.
Croce Da Villa P. , Concordia, in Il Veneto nell’età romana, II, a cura di Cavalieri Manasse G., Verona 1987, pp. 407-411.
Croce Da Villa P. , Le case, in Concordia Sagittaria. Tremila anni di storia, a cura di Croce Da Villa P., Di Filippo Balestrazzi E., Padova 2001, pp. 176-178.
Il Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro e le aree archeologiche di Concordia Sagittaria , a cura di Croce Da Villa P. , Concordia Sagittaria (VE) 2001, pp. 65-68.
Annibaletto M., Pettenò E., Abitare a Iulia Concordia. Revisione e aggiornamento dei dati, in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7). Il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di Studio (Padova, 10-11 aprile 2008), a cura di Annibaletto M., Ghedini F., Roma 2009, pp. 65-77.
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 496.